- Sarò Libero
“Sarò Libero!” contiene un sostanzioso estratto del concerto tenutosi al Teatro Giacosa di Ivrea il 24 aprile 2012. Un album carico di terra, tema caro a Zanotti e affrontato sempre da molti punti di vista: come origine, appartenenza, come frontiera e come casa. Poi l’amore, forza sotterranea che sostiene il mondo e, naturalmente, la libertà, grande interrogativo di tutti gli uomini. Canta della vita e dei suoi personaggi, delle conquiste, delle notti, delle scelte, del futuro in cui credono. Le canzoni di Fabrizio Zanotti scorrono una dopo l’altra, senza tempo: “E c’è una storia che ci piace ascoltare”, “La mia divisa”, “Olive da friggere forte”, “Poco di buono”, “Bandiera”, “Chini Marco”, “Il mare se bagna Milano”, “Matrioska”, “Musicalenta” per arrivare in fondo all’inno di “Se non ora quando?”. L’anima di ogni brano è sempre fedelmente voce e chitarra acustica che si espandono nei temi aerei di fisarmonica e pianoforte, sotto però vibrano le ritmiche, pulsazioni di una vita che scorre vorace e terrena, desiderosa di esprimersi. In certi momenti, le parole di Piero Calamandrei fioriscono tra le canzoni. Nonostante siano state pronunciate nel 1954, evocano fatti e storie che suonano attualissimi. “Anche noi amici, in questa età di nuove prigionie, bisogna cercare di intendersi col battito del cuore attraverso i muri che dividono il mondo…”. (“Il mondo migliorerà, siatene certi”, Ivrea 4 aprile 1954).
Nel repertorio troviamo canzoni che appartengono a diversi periodi dell’artista: alcuni brani sono tratti dagli ultimi due album solisti di Fabrizio Zanotti, rivisitati da un arrangiamento per quartetto d’archi scritto dal musicista genovese Matteo Nahum. Tra queste spicca “La mia divisa”. Dal film concerto “Sacco e Vanzetti, canzoni d’amore e libertà” arrivano invece “Inclinato ad oriente”, “Olive da friggere forte” e “E c’è una storia che ci piace ascoltare”, quest’ultima scritta a quattro mani con Lino Ricco, come anche l’inedito “Il mare se bagna Milano” e l’attesissima “Poco di Buono”. Gli altri titoli inediti “Se non ora quando?” e “Bandiera”, sono stati scritti con l’autrice Valentina La Barbera, il primo in occasione delle manifestazioni omonime del 2011, mentre il secondo è stato composto in seguito alle ricerche per lo spettacolo, colpiti dalla storia di Pasquale Educ “Bandiera”, giovane partigiano delle Valli di Lanzo, giustiziato nell’ottobre del ’44 a 17 anni.